martedì 18 marzo 2008

L'insostenibile leggerezza della pubblicità

Il titolo mi piaceva, non so quanto possa essere azzeccato con quanto andrò a dire.

Mi è venuta voglia di scrivere qualcosa dopo che ho visto i due ultimi spot della Tim.

Assolutamente geniali.

Belli.
Godibili.
Azzeccati.

Musica che si ricorderà quasi in eterno, allegra, e quanto abbiamo bisogno di allegria!!, orecchiabile, magari la canteremo sotto la doccia forse senza ricordarci che accompagnava la pubblicità della Tim .......o forse no?

E i protagonisti che si piegano a forma di cellulare o i personaggi mignon che scaturiscono e poi si richiudono nei vari portatili?

Quando creeranno un premio Oscar (o forse c'è già?) per questi geniali creatori di immagini, di sensazioni, che in 15' o al massimo 30' riescono a raccontare una storia con tanto di filosofia commerciale e ti catturano e ti spingono a romperti una gamba dalla fretta per recarti al negozio o centro commerciale più vicino per accaparrarti l'oggetto senza il quale non potresti più vivere?

In passato ho letto che c'era un formaggio "Camoscio d'oro" la cui vendita aveva subito una notevole flessione.

Bene con una buona campagna pubblicitaria la vendita del prodotto è aumentata notevolmente.

E che dire di Chanel N.5 la cui vendita è , dopo lo spot con la Kidman, aumentata del 17% registrando l'acquisto anche da parte di ragazze giovani?

Io non amo molto le interruzioni pubblicitarie, durante i films soprattutto, e gemo già al decimo spot sapendo che ce ne saranno almeno altri 7 o 8.

Ma ci sono stati degli spot che erano e sono talmente belli e ben fatti, delle genialate insomma, che , indipendentemente dal prodotto che proponevano e che non mi interessava, mi spingevano a smettere di fare ciò che stavo facendo per andarlo a rivedere. Quasi ogni volta.

Quasi da vergognarsi.

E l'ultimo spot della ENI?

Una tenerezza unica.

Mi fa venire in mente i libriccini di favole che regalavo ai miei bambini con le immagini che magicamente si sollevavano dall'interno pagina e creavano suggestive illusioni.

E quella macchina che si trasforma nel robot che balla?

E quei musicisti che suonano con pezzi di macchina?

Bene io non ricordo che tipo di macchina fosse pubblicizzata, ma la piccola, grande opera d'arte sì.

Sarà forse perché vedo con gli occhi di fotografa?




3 commenti:

Simone ha detto...

Si, hai ragione, sono piccole opere d'arte, meravigliose. Quella della Eni è struggente, credo che abbia fatto lo stesso effetto a tutti, riportarci bambini...

Vale ha detto...

Si hai ragione. In più hanno la facoltà di faci conoscere delle canzoni stupende che non avremmo mai conosciuto. Io vado pazza per quel balletto - duello a colpi di V Razor della Motorola sul sottofondo di una musica che mi fa impazzire

Anonimo ha detto...

Il premio per la pubblicità esiste, la comperizione si chiama i "lions" e si tiene a Giugno a Cannes. In anteprima assoluta sulla pubblicità della tim posso dirvi che sarà candidata ai lions di quest'anno :-) (ps: sia questa che quella del robot che balla sono di Euro RSCG, che bello!! :-)