mercoledì 5 dicembre 2007

IKEA, ovvero il talismano della felicità

Forse sono stata esagerata nel titolare questo post, ma per me e forse anche per altri, andare a fare acquisti per la casa, per renderla più funzionale o anche semplicemente più bella presuppone uno stato non dico di grazia, ma di buon umore interiore.
Chi, ormai, non possiede una cosina comprata da Ikea, chi non ci è solo andato a curiosare e si è poi ritrovato alle casse morto di caldo, con i piedi doloranti e soprattutto con il carrello pieno di cose assolutamente inutili ma assolutamente necessarie che costavano poco in modo imbarazzante e poi alla resa dei conti il "conto" più salato della sua storia?
Chi non ha fatto razzie di quelle deliziose matitine , chi non ha preso il caffè al bar, chi non ha acquistato le specialità svedesi (consiglio le polpettine di cervo in salsa di ribes), e un giretto al piccolo vivaio e dove vendono le stoffe a metro? Nel mio piccolo ho acquistato, devo confessare parecchie cosette aiutata nella scelta da mia figlia che non solo mi ha guidata, ma è stata un'abile assemblatrice.
Ricordo ancora con quale determinazione e caparbietà ha messo insieme uno scaffalino per il ripostiglio, una panchinetta che sostituiva un vecchio, orribile divano nell'ingresso e l'ho immaginata quando col suo ragazzo ha assemblato i vari mobili nella sua casina, cristonando come una dannata per tutte le difficoltà incontrate.
E me la immagino ora mentre prende misure, sfoglia pagine cartacee e telematiche, sempre della sua adorata Ikea! Il suo entusiasmo è palpabile, è contagioso, la sua gioia travolgente, e illumina le mie giornate che devo dire non sono comunque buie.
EBBENE Sì, MIA FIGLIA E MIO GENERO HANNO TROVATO LA CASA DEI LORO SOGNI.
E anche io comincio a sognare.
La casa più grande, la stanza per i bimbi.......

Trentuno



Non ho oziato fino ad ora.
Solamente e probabilmente ho fatto dei pasticci e non sono riuscita a collegarmi ad internet.
Ma finalmente e per la gioia dei miei 25 lettori sono qui a deliziarvi con le mie elucubrazione.
Ebbene sì, mio figlio ha compiuto 31 anni. Non è un evento storico e qualcuno mi potrebbe chiedere perchè non ho scritto qualcosa per i suoi 30 anni ma allora non era nato il mio mitico blog e quindi lo faccio adesso.
L'evento andava festeggiato con la scelta oculata dei doni e devo dire che è stato facile in quanto, avendo egli bisogno di cose utili per la sua casina milanese, Valentina ed io ci siamo orientate verso un microonde, un aspirabriciole e un set di cavatappi che gli è piaciuto in modo mostruoso, senza contare lo scatolone delle mille meraviglie scelte con amore dalla sua adorabile Anna.
Poi la scelta del menù per il pranzo di compleanno, cosa che mi riempie di ambasce ogni volta, e la cosa si ripete ad ogni occasione importante, i miei invitati dovrebbero avere 4 stomaci e un tempo infinito per assaggiare tutto se tutta la lista delle ricette scelte potesse essere eseguita.
Mi sono limitata a 6 antipasti (tutte new entry) ad un primo abbastanza elaborato, ad un secondo importante e a due dolci.
Ma i must di ogni pranzo di compleanno sono il cinghiale in crosta e il dolce con pan di Spagna ,panna e la mia mitica marmellata di castagne.
Tutt'intorno ci può essere di tutto ma quei 2 piatti non devono proprio mancare.
E poi il piatto forte è lui, il mio ragazzo che ogni volta, quando torna a casa mi sembra sempre più alto, o sono io che mi rimpicciolisco, sempre più bello, sempre più adorabile e devo dire che non mi sembra vero che abbia 31 anni. Anche allora la giornata era bella, freddissima, e quel pomeriggio quando mi avviai in sala travaglio con un giornale sotto il braccio, prontamente sottrattomi dal mio ginecologo, cominciò la mia avventura di mamma continuata 18 mesi dopo e ancora non finita!!!