Devo recitare il mea culpa.
Sono una cattiva viaggiatrice.
Vado a rimorchio, come in questo viaggio a Berlino, senza informarmi su ciò che andrò a vedere sui musei che andrò a visitare, eccezion fatta per il Pergamon.
Sono armata, più che di informazioni, della mia Canon vecchia, quasi obsoleta, ma che funziona bene.
Quando entro in un museo mi prende la fregola: fotografo a tutto spiano. Le statue nel loro complesso, poi passo ai particolari e non mi fermerei più. Senza contare le parti architettoniche. Fosse stato per me ci avrei anche passato la notte.
Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando fotografafo le terrecotte ancora odoranti di consolidante : fronte, retro, profilo destro, sinistro, particolari del volto se necessario.
Mi dovrei dare una calmata, ma non sempre mi riesce, poi però quando scarico la digitale sono contenta, i miei ricordi non svaniranno più nel tempo.
Dopo questa lunga, doverosa introduzione, passo al racconto vero e proprio della mia avventura berlinese.
Desidero parlare del Boden Museum che abbiamo solo ammirato passandogli vicino.
Per chi non lo sapesse, mi sono finalmente informata, questo edificio dalla bellezza travolgente, maestoso e affascinante, fu costruito nel 1906 e finito di restaurare nel 2006 e portato all'attuale splendore, dopo anni di incuria.
Fa parte dell'isola dei 5 musei, fra cui il Pergamon e si estende tra il canale della Sprea e il Kupfergraben.
Sembra de racchiuda delle meraviglie. La prossima volta non mi sfuggirà di sicuro!!
Dopo aver ammirato il Boden Museum abbiamo girato a destra e, attraversato il ponte sul fiume cosa ci è apparso sul parapetto ?
Queste 4 state bronzee che ci hanno galvanizzato e che abbiamo fotografato senza alcun ritegno.
Non so chi siano o che cosa rappresentino ma le ho trovate deliziose.
Il giorno di Pasqua, sotto la neve che sembrava dei granellini di polistirolo, siamo andati in doveroso pellegrinaggio alla ricerca di oggetti strabilianti in 2 mercatini delle pulci che, a detta di Anna, sono tra i più famosi di Berlino.
Io non ho trovato nulla che mi piacesse, ho la casa stracolma di oggetti piccoli ma anche grandi frutto delle mie scorribande nei suq di Bagdad, Amman e Beyrut, ma sono stata dissuasa da ogni acquisto pensando al mio trolley che avevo fatica a chiudere partendo.
Devo fare un doveroso omaggio e ringraziamento ai maschietti che erano con noi, il padre di Anna e mio figlio, che non hanno mai e in nessuna altra occasione mostrato momenti di insofferenza, noia, fastidio o disperazione.
Sono stati ammirevoli e pazienti.
Voglio citare brevemente la visita, che non è stata breve al Museo ebraico o Judisches Musem
che vale la pena di visita con raccoglimento e attentamente in quanto molto ben fatta, curata, articolata su 3 piani e bella sia negli interni che nella realizzazione architettonica dell'esterno.
E sempre in tema di omaggio all'olocausto ci siamo recati in un pomeriggio strano con velature di nuvole, sprazzi di sole, mentre contemporaneamente nevicava, a visitare il Monumento commemorativo agli ebrei realizzato da Peter Eisenmann.
Si tratta di un'enorme spianata solcata da 2711 parallelepipedi di cemento di diverse altezze, dimensioni e inclinazioni.
Vale la pena di recarvisi e sarete pervasi come noi, sicuramente, da un'emozione strana.
Tappa obbligatoria al Chek point Charlie che indicava il punto di frontiera tra la zona americana e sovietica.
Che dire poi di quello che resta del famoso muro, decorato di graffiti, disegni un libro a cielo aperta della disperazione di decenni?
Per ultimo desidero ricordare la bellissima torre della televisione che sorgeva vicinissimo al nostro albergo.
Alta 368 metri la si vedeva da vicino o da lontano in quasi qualunque punto di Berlino ci trovassimo.
Dimenticavo!!!!!!
Sia Anna che io ,la sera prima di partire abbiamo adocchiatto dei venditori di colbacchi.
Dopo lunga contrattazione lei ne ha acquistato uno che le sta bene da morire, (lei ha la faccia da cappello)poi mi sono lasciata convincere ad acquistarne uno anche io e, contrattando ancora sul prezzo l'ho padgato ancora 5 euro di meno.
Ma il divertente era che il nostro venditore, pachistano era di Bergamo e si trovava a Berlino avendo sposato una tedesca.
Non abbiamo voluto approfondire oltre.
Ho saputo da Anna che il colbacco sarà very glamour per la stagione 2008/2009.
Ebbene sia lei che io abbiamo anticipato la moda.
Ragazzi VOGLIO TORNARCI!!!!!!!!!!!!!!!
Sono una cattiva viaggiatrice.
Vado a rimorchio, come in questo viaggio a Berlino, senza informarmi su ciò che andrò a vedere sui musei che andrò a visitare, eccezion fatta per il Pergamon.
Sono armata, più che di informazioni, della mia Canon vecchia, quasi obsoleta, ma che funziona bene.
Quando entro in un museo mi prende la fregola: fotografo a tutto spiano. Le statue nel loro complesso, poi passo ai particolari e non mi fermerei più. Senza contare le parti architettoniche. Fosse stato per me ci avrei anche passato la notte.
Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando fotografafo le terrecotte ancora odoranti di consolidante : fronte, retro, profilo destro, sinistro, particolari del volto se necessario.
Mi dovrei dare una calmata, ma non sempre mi riesce, poi però quando scarico la digitale sono contenta, i miei ricordi non svaniranno più nel tempo.
Dopo questa lunga, doverosa introduzione, passo al racconto vero e proprio della mia avventura berlinese.
Desidero parlare del Boden Museum che abbiamo solo ammirato passandogli vicino.
Per chi non lo sapesse, mi sono finalmente informata, questo edificio dalla bellezza travolgente, maestoso e affascinante, fu costruito nel 1906 e finito di restaurare nel 2006 e portato all'attuale splendore, dopo anni di incuria.
Fa parte dell'isola dei 5 musei, fra cui il Pergamon e si estende tra il canale della Sprea e il Kupfergraben.
Sembra de racchiuda delle meraviglie. La prossima volta non mi sfuggirà di sicuro!!
Dopo aver ammirato il Boden Museum abbiamo girato a destra e, attraversato il ponte sul fiume cosa ci è apparso sul parapetto ?
Queste 4 state bronzee che ci hanno galvanizzato e che abbiamo fotografato senza alcun ritegno.
Non so chi siano o che cosa rappresentino ma le ho trovate deliziose.
Il giorno di Pasqua, sotto la neve che sembrava dei granellini di polistirolo, siamo andati in doveroso pellegrinaggio alla ricerca di oggetti strabilianti in 2 mercatini delle pulci che, a detta di Anna, sono tra i più famosi di Berlino.
Io non ho trovato nulla che mi piacesse, ho la casa stracolma di oggetti piccoli ma anche grandi frutto delle mie scorribande nei suq di Bagdad, Amman e Beyrut, ma sono stata dissuasa da ogni acquisto pensando al mio trolley che avevo fatica a chiudere partendo.
Devo fare un doveroso omaggio e ringraziamento ai maschietti che erano con noi, il padre di Anna e mio figlio, che non hanno mai e in nessuna altra occasione mostrato momenti di insofferenza, noia, fastidio o disperazione.
Sono stati ammirevoli e pazienti.
Voglio citare brevemente la visita, che non è stata breve al Museo ebraico o Judisches Musem
che vale la pena di visita con raccoglimento e attentamente in quanto molto ben fatta, curata, articolata su 3 piani e bella sia negli interni che nella realizzazione architettonica dell'esterno.
E sempre in tema di omaggio all'olocausto ci siamo recati in un pomeriggio strano con velature di nuvole, sprazzi di sole, mentre contemporaneamente nevicava, a visitare il Monumento commemorativo agli ebrei realizzato da Peter Eisenmann.
Si tratta di un'enorme spianata solcata da 2711 parallelepipedi di cemento di diverse altezze, dimensioni e inclinazioni.
Vale la pena di recarvisi e sarete pervasi come noi, sicuramente, da un'emozione strana.
Tappa obbligatoria al Chek point Charlie che indicava il punto di frontiera tra la zona americana e sovietica.
Che dire poi di quello che resta del famoso muro, decorato di graffiti, disegni un libro a cielo aperta della disperazione di decenni?
Per ultimo desidero ricordare la bellissima torre della televisione che sorgeva vicinissimo al nostro albergo.
Alta 368 metri la si vedeva da vicino o da lontano in quasi qualunque punto di Berlino ci trovassimo.
Dimenticavo!!!!!!
Sia Anna che io ,la sera prima di partire abbiamo adocchiatto dei venditori di colbacchi.
Dopo lunga contrattazione lei ne ha acquistato uno che le sta bene da morire, (lei ha la faccia da cappello)poi mi sono lasciata convincere ad acquistarne uno anche io e, contrattando ancora sul prezzo l'ho padgato ancora 5 euro di meno.
Ma il divertente era che il nostro venditore, pachistano era di Bergamo e si trovava a Berlino avendo sposato una tedesca.
Non abbiamo voluto approfondire oltre.
Ho saputo da Anna che il colbacco sarà very glamour per la stagione 2008/2009.
Ebbene sia lei che io abbiamo anticipato la moda.
Ragazzi VOGLIO TORNARCI!!!!!!!!!!!!!!!
20 commenti:
torneremo ;-) COmunque alla fine non ho comprato il colbacco della foto, ma uno molto più ingombrante!! :-)
Beh ho deciso che la porssima volta comprerò la guida verde del Touring, voglio sapere proprio tutto dei posti che visito per apprezzarne a fondo la bellezza
dev'essere bella berlino sotto la neve, con questo mix di storia e 'viaggio nel futuro'
Cara Glamouram
penso che Berlino sia sempre bella. Vorrei vederla in Primavera (sarà una scusa per tornarci?)
Ciao
Grazia
Ciao carissima! prima di tutto grazie per la visita e il messaggio! Mi chiedono in tanti di scrivere qualcosa del mio lavoro e cercherò di organizzarmi al meglio per i prossimi tempi. Ti faccio i miei complimenti per il tuo blog che è interessantissimo..ma sai che Berlino mi affascina tanto! Deve essere stupenda!
Se non ti dispiace ti seguirò con molto interesse da ora in poi.
Grazie ancora!
Silvia
Cara Magnolia,
Con grande piacere leggimi pure e magari, se hai tempo, va a guardare i vecchi post, avrai delle sorprese. Sta pur certa che mi farai veramente contenta!!
Se vuoi un altro punto di vista della visita a Berlino, se hai tempo, va a visitare il blog di Anna che corrisponde a Metropolitanna, il primo che compare nei commenti.
Lei è la ragazza di mio figlio, una personcina speciale speciale, l'hai vista in fondo al mio post.
Ciao piccolo fiore
a presto
Grazia
Cara Mammazan, è stata una fortuna che tu mi abbia scritto sul mio blog perché mi hai permesso di conoscere una persona fantastica :) Stamattina mi sono ritagliata un po' di tempo per usare internet per motivi diversi dal lavoro. Mi sono fatta una scorpacciata di buona parte dei tuoi post. Adoro come scrivi e quello che racconti. Tornerò sicuramente a leggerti, Cat
eh si berlino è splendida, comunque si scrive "auf wiedersehen"
mi è piaciuto moltissimo il racconto che hai fatto di berlino
Ciao Emi grazie per essere passata da me... trovo il tuo blog molto fresco e simpatico... mi permetti di aggiungerti tra i miei blog preferiti?...
Buona domenica
Claudia
ciao mammazan,
ricambio la visita e ti posso già dire che visiterò a breve il tuo blog di ricette. Io adoro cucinare. devi avere molta carica e trapela delle tue righe.
a presto :)
Ho amato Berlino. Ci sono stata due anni fa per il mio compleanno (aprile). Il tempo è stato abbastanza clemente - niente neve - e questa città ha un fascino veramente particolare. Bellissimi il Reichstaad, il quartiere dopo Chek point Charlie e l'isola dei Musei.
Besos e se ti va vieni a trovarmi
FRa
Ciao Grazia, mi piace il tuo blog e i tuoi racconti.
Berlino è una delle tante città in cui vorrei andare, per ora devo ancora rimandare...
Ho letto qualche post, sei stata anche al seguito di missioni archeologiche in oriente! Beata!!!
A presto
Io non sono mai stato a berlino....
ma da come l'hai raccontata dev'essere splendida!
Grazie del passaggio... ora passo alle ricette!!
carino il blog
Ciao Grazia,
visto che sei passata a trovarmi ho seguito le briciole e ho visitato velocemente (perche` sono a lavoro ora) i tuoi blog. Complimenti belle foto e bellissimi racconti per non parlare dell'acquolina sul tuo blog di cucina; ti aggiungo ai miei preferiti perche` tornero` presto e con piu` calma a leggiucchiare di qui e di la!
Ciaoooo Ilaria
Ciao Emi, passo a darti un saluto... buonagiornata
Claudia
Un sorriso...
Claudia
Sono stata a Berlino nel 1990, in gita scolastica.
Ricordo che c'era ancora il muro, ma ormai si stava sgretolando.
Trovo che sia una città meravigliosa. E Berlino Est, con il suo pane che non costava nemmeno un marco, ma che era di un profumo mai sentito, mi stregò come non mai.
Non sono più riuscita a tornarci.
Ciao Grazia.......ti ringrazio della visita sul mio blog.....
ma sopprattutto di avermi fatto conoscere il tuo!!!!!!!!!
è molto interessante e visto che non posso viaggiare e vedere i posti bellissimi di cui parli, mi sembrerà di esserci attraverso te.
Andare a Berlino è un sogno nel cassetto.......
ti abbraccio Bea.
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