giovedì 7 febbraio 2008

Gianni Vattimo

Vi è mai capitato di associare un colore , un profumo, una persona ad un evento gradevole o meno?
A me è capitato poco fa.
Girellando tra le reti televisive , quasi per la disperazione , mi sono sintonizzata su La 7, che è tra i canali che preferisco, e chi ti vedo?
Oltre al gradevolissimo Alain Elkan c'era anche il professor Gianno Vattimo anche lui molto attrente, forse qualche anno più di me ma moooooolto ben portati.
Ebbene io l'ho conosciuto di persona ed ora dirò come.
Era il lontano 1967 e, finalmente, dopo 5 anni di attesa mi accingevo a fare il concorso per essere qualificata tecnico fotografo. Fino ad allora avevo comunque svolto quelle mansioni con la qualifica di bidella in quanto il posto non c'era e, finalmente, dopo tanto tempo il mio direttore riuscì ad indire il concorso in modo da regolarizzare la mia situazione.
Allora la sede dell'Istituto di Archeologia e di Filosofia era situata in Via Po 18 e ricordo ancora il professor Guzzo, titolare della cattedra di Filosofia. Era un ometto piriforme, molto curato ed elegante, ma, soprattutto, ricordo quella volta che io, ventenne, volli cedergli il passo per farlo entrare per primo in bibloteca in segno di rispetto.
Egli si fece di lato e, facendomi passare, mi disse:" Signorina, io sono nato il secolo scorso".
Non era solo galanteria era buona educazione e rispetto per le donne .
Allora Gianno Vattimo, che conoscevo poco, era l'assistente del Prof. Guzzo e lo ricordo ancora mentre mi salutava sorridente, gentilissimo, biondo, elegante e bellissimo sulle scale che portavano al mio gabinetto fotografico. Faceva parte della commissione che doveva presiedere al mio concorso.
Ebbene quando sento il suo nome lo ricordo così.


3 commenti:

Vale ha detto...

Difficile dimenticare i begli uomini vero? La tua vita è costellata di mille e mille avventure e io le voglio sapere tutte (anche se questa l'avevo già sentita raccontare più di una volta.
Devo dire che sei proprio brava a raccontare le cose!!! Anche se hai ancora delle difficoltà a lasciare i commenti sul mio blog!

Mammazan ha detto...

sta poi a vedere!!!!!

Simone ha detto...

Che figata, racconto da cinema!!
Tu da ragazzina... mi sa che lo spirito è lo stesso di adesso :-)